Screenshot 2024 10 12 at 22 43 06 Delitto di Avetrana ricostruzione dellomicidio di Sarah Scazzi Vanity Fair ItaliaEra il 26 agosto 2010. Il delitto di Avetrana è un delitto d'agosto, come tanti nella storia italiana, e un delitto di famiglia. Due donne in carcere che si sono sempre dichiarate e ancora si dichiarano innocenti, nonostante la condanna in via definitiva all’ergastolo. Sono Sabrina Misseri e Cosima Serrano. Sono state loro, secondo i giudici, a uccidere Sarah Scazzi e a nasconderne il cadavere con l'aiuto di Michele Misseri, padre di Sabrina e marito di Cosima, condannato a 8 anni per il solo reato di occultamento di cadavere e uscito da carcere nel febbraio del 2024. Michele Misseri è tornato lo scorso febbraio ad Avetrana, Taranto, dove tutto è cominciato.

La 15enne Sarah Scazzi esce di casa nel primo pomeriggio ad Avetrana (Taranto), in mano un telefonino, alle orecchie un auricolare. Deve raggiungere la casa della cugina (e migliore amica) Sabrina, più grande di lei di alcuni anni (ne ha 22), a poche centinaia di metri da casa sua, per andare al mare sulla costa jonico-salentina insieme a un'altra ragazza, Mariangela Spagnoletti che deve passare a prenderle in auto. Della 15enne si perdono presto le tracce.

29 Settembre 2010

Dopo un mese di ricerche e appelli, il 29 settembre Michele Misseri, zio di Sarah e padre di Sabrina, mette in scena il casuale ritrovamento del telefonino di Sarah che lui dice di aver scoperto bruciacchiato, con la scheda ma senza batteria, tra le stoppie, mentre lavorava in campagna.


Screenshot 2024 10 12 at 23 11 56 michele misseri Cerca con Google6 Ottobre 2010

Durante un drammatico interrogatorio Misseri crolla e confessa. Dice di essere stato lui ad uccidere la nipote, strangolandola nel garage di via Deledda dopo il rifiuto delle sue avances sessuali. Racconta anche di averla sepolta in un pozzo in contrada «Mosca» sulla strada per Nardò, dove il cadavere viene recuperato poche ore dopo. L'uomo viene arrestato. Negli stessi minuti in tv a Chi l'ha visto? va in onda il dramma della madre di Sarah. Concetta Serrano Spagnolo, ospite proprio da casa Misseri per l'ennesimo appello, riceve la notizia in diretta della confessione del cognato e del ritrovamento del corpo.

15 Ottobre 2010

Arriva la prima svolta. Misseri chiama in causa la figlia Sabrina dicendo che insieme hanno concordato di dare una «lezione» a Sarah per le voci messe in giro sulle presunte molestie dello zio, poi sfociata nell'omicidio. La cugina l'avrebbe condotta in garage e tenuta per le spalle mentre il padre la strangolava. Nel pomeriggio Sabrina viene interrogata nella caserma dei carabinieri a Manduria: alle 23 scatta il fermo per concorso in omicidio e viene trasferita in carcere.

Novembre 2010 - Maggio 2011

Michele Misseri continua a cambiare versione sull'omicidio. Prima riferisce che è stata la figlia, da sola, a uccidere la cugina mentre lui si sarebbe occupato solo di nascondere il corpo nel pozzo. Poi si proclama unico responsabile. Da qui ad agosto 2011 arriverà a fornire fino a sette versioni diverse del reato. Per i giudici è inattendibile.



Screenshot 2024 10 12 at 23 15 52 cosima serrano Cerca con GoogleCosima Serrano
è nata ad Avetrana il 6 gennaio 1955, sotto il segno del Capricorno, e dopo aver vissuto con la famiglia in Germania sarebbe tornata nella provincia di Taranto per lavorare con il marito nei campi. Sposata con Michele Misseri, contadino classe 1954, dal suo matrimonio ha avuto due figlie: la maggiore, Valentina Misseri, e la secondogenita Sabrina, nata nel 1988 a Manduria e condannata con lei per l’omicidio di Sarah Scazzi.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, i rapporti tra la famiglia di Cosima Serrano e di sua sorella Concetta, madre della vittima, sarebbero stati buoni al punto che la 15enne avrebbe trascorso molto tempo a casa loro. Il giorno della scomparsa, Sarah Scazzi si sarebbe trovata proprio nella villetta dei Misseri in via Grazia Deledda, ad Avetrana, dove sarebbe stata uccisa prima di essere gettata in un pozzo di contrada Mosca. Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri sono state condannata defintivamente all’ergastolo perché ritenute responsabili della morte di Sarah Scazzi. Alla base del delitto, secondo i giudici che le hanno ritenute assassine, un movente legato alla gelosia di Sabrina Misseri per il rapporto di amicizia tra la cuginetta e un ragazzo di cui si era invaghita, Ivano Russo.


Secondo quanto ricalcato dalla Cassazione in sentenza, riporta Il Corriere del Giorno, Sarah Scazzi sarebbe stata assassinata per strangolamento e l’omicidio sarebbe frutto di un”concorso sinergico“ che “non poteva essere quindi opera di un unico soggetto“ Sarah Scazzi sarebbe stata uccisa, soffocata con una cintura, da due, “l’una che aveva posto in essere la specifica azione di soffocamento da dietro alla vittima, e l’altra che le aveva inibito ogni tentativo di difendersi”. La Suprema Corte avrebbe inoltre sottolineato che la vittima non avrebbe opposto resistenza, assenti segni di difesa. Michele Misseri, marito di Cosima Serrano e padre di Sabrina, è stato condannato a 8 anni di reclusione per soppressione di cadavere. Dopo aver detto di aver ucciso la nipote e di aver compiuto una violenza sessuale dopo la morte – circostanza, questa, che non avrebbe trovato riscontri in sede autoptica -, avrebbe ritrattato indicando la figlia quale autrice del delitto. Salvo poi fare nuovamente retromarcia per tornare ad attribuirsi l’intera responsabilità del crimine, non creduto. A far ritrovare il corpo di Sarah Scazzi è stato proprio lo zio Michele, portando gli inquirenti nel luogo in cui lo avrebbe gettato (un pozzo in campagna situato in contrada Mosca, in un terreno nelle sue disponibilità). A lui, secondo l’esito processuale, le due donne avrebbero demandato il compito di disfarsi del cadavere della 15enne.


Screenshot 2024 10 12 at 23 26 05 Delitto di Avetrana che fine hanno fatto i protagonisti della vicenda Da Sabrina a Cosima le storie31 Gennaio 2012, Durante la sua deposizione in aula, Ivano Russo descrive il rapporto che aveva con Sarah e con Sabrina: «Sarah mi vedeva come una figura paterna. Ogni tanto ci abbracciavamo». Con Sabrina si instaurò un rapporto confidenziale: «Ad un certo punto però vidi da parte sua atteggiamenti ambigui, complimenti che andavano oltre. Pochi giorni prima che Sarah morisse ho deciso di troncare il rapporto perché non mi convinceva».

Ivano Russo, all’epoca dei fatti 26 anni, è stato il fulcro dell’intera vicenda. Sarebbe stato il morboso interesse nei suoi confronti, secondo i magistrati, a scatenare la furia omicida di Sabrina Misseri. Indagato e processato per non aver detto la verità su quanto avvenne il giorno dell’uccisione di Sarah, ha saldato il conto con la giustizia per intervenuta prescrizione dei reati. Ha avuto un tormentato rapporto, poi finito, con una ragazza del posto e, abbandonati i progetti di un autolavaggio in una proprietà del padre, è diventato un ottimo pizzaiolo. Dopo una prima esperienza in una pizzeria di Manduria, è tornato nel suo comune dove lavora in una pizzeria del centro.


 

Screenshot 2024 10 12 at 23 14 17 Delitto di Avetrana ricostruzione dellomicidio di Sarah Scazzi Vanity Fair Italia20 Aprile 2013, La Corte d'assise di Taranto condanna all'ergastolo Sabrina Misseri e Cosima Serrano per l'omicidio di Sarah. Michele Misseri invece viene condannato a 8 anni per concorso in soppressione di cadavere, assieme a Carmine Misseri e Cosimo Cosma, rispettivamente fratello e nipote dell'uomo.

16 Novembre 2014, Inizia presso la Corte di assise di Taranto il processo d'appello. Durante la prima udienza viene stabilito che le due imputate Sabrina Misseri e Cosima Serrano debbano rimanere in carcere per tutta la durata del processo.

27 Luglio 2015, Arriva la condanna in secondo grado. La Corte di Assise di appello di Taranto conferma la condanna inflitta già in primo grado nei confronti di madre e figlia per l'omicidio di Sarah Scazzi, nipote e cugina della vittima.

Febbraio 2017, A pronunciare la parola finale dopo quasi 7 anni sul delitto di Avetrana è la Corte di Cassazione che conferma gli ergastoli inflitti in secondo grado alle due donne. Sono state Sabrina e Cosima Misseri a uccidere Sarah Scazzi il pomeriggio del 26 agosto 2010 e a nasconderne il cadavere con l'aiuto di Michele Misseri, padre di Sabrina e marito di Cosima condannato a 8 anni per il solo reato di occultamento di cadavere.


 

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