Nel 2015 Walter Veltroni, membro della commissione parlamentare antimafia, ha sostenuto che dietro la strage di Alcamo Marina ci sarebbe la struttura di Gladio. Falcetta e Apuzzo avrebbero fermato, il giorno prima, un furgone che trasportava armi forse con a bordo uomini dell'organizzazione. Quindici anni dopo la strage la polizia scoprì un arsenale appartenente a due militari dell'Arma: l'appuntato Vincenzo La Colla, caposcorta dell'ex Ministro ai Beni Culturali Vincenza Bono Parrino, all'epoca presidente della Commissione Difesa del Senato, e il brigadiere Fabio Bertotto (più volte impegnato in missioni in Somalia). Accusati di essere gli "armieri" della cosca di Alcamo, risultarono appartenere ai Sismi, e furono assolti. La Colla patteggiò una pena per l'accusa di detenzione illegale di armi.
La strage di Alcamo Marina - I presunti collegamenti con Gladio
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